Forza d'Agrò: cosa fare e vedere nella città del Padrino
Posto a circa 420 metri di altezza, su un caratteristico cucuzzolo, Forza d'Agrò (“A' Fozza” in siciliano) si presenta come un paese dalla prepotente bellezza.
Non fatevi ingannare dal numero di abitanti, appena 894, perché c’è davvero tanto da vedere.
Situato tra le province di Messina e Catania, in posizione strategica, si staglia sul mar Ionio e presenta un belvedere caratteristico che si affaccia sulla costa, ricca di località suggestive come Taormina , Castelmola e Giardini-Naxos. Da qui è anche possibile ammirare l’Etna in tutta la sua bellezza.
Le strade strette e tortuose e i burroni scoscesi sono le caratteristiche principali di questo borgo medievale, ma qui si trovano anche abitazioni di epoche lontane, piccole e antiche, oltre a deliziose piazzette che presentano punti panoramici particolarmente affascinanti.
In questo luogo incantato regna una pace di altri tempi, tra le coltivazioni di ulivi e mandorli, e boschi dove fare lunghe e rilassanti passeggiate. Il silenzio e la tranquillità permangono, anche se negli ultimi anni la località si è aperta al turismo: giovani, adulti, coppie o famiglie, c’è una soluzione per le esigenze di tutti.
Ma a proposito di storia, che origini ha Forza d’Agrò? Vediamole insieme.
Forza D’Agrò: storia
Il primo nome di questa località fu dato dai greci, Arghennon Akron: promontorio d’argento. Ma Forza d’Agrò subì diverse invasioni nel corso dei secoli, i Romani ad esempio la chiamarono Vicum Agrillae Romana.
Successivamente, i suoi abitanti si spostarono nella parte più interna, denominata Magghia, per essere al riparo dalle continue invasioni, bizantine prima e arabe poi.
Esiste anche una leggenda, relativa a questo periodo storico, che narra di un terribile smottamento della montagna sovrastante che sommerse il villaggio.
Nel XVII fu protagonista di un’espansione edilizia imponente, perché dalle piccole e modeste abitazioni si passò alla costruzione di palazzi sfarzosi, con un’importante influenza dell’arte spagnola.
Una figura importante fu il Conte Ruggero il Normanno che costruì il Castello di Forza d’Agrò e fece crescere esponenzialmente la località. Calmate le acque, tutti si spostarono nell’attuale collocazione, anche perché la parte bassa non riusciva più a contenere la crescita della popolazione.
Nel XIX secolo Forza d’Agrò ha visto anche il passaggio degli inglesi che si insediarono e ristrutturarono il Castello. L'abolizione del feudalesimo da parte di Re Ferdinando I di Borbone causò la fine della baronia di Savoca.
Dopo le due guerre mondiali inizia ad essere riconosciuta come meta turistica, un museo a cielo aperto con rovine che portano con sé messaggi pregni di storia e tradizione, richiami al Medioevo e alle diverse dominazioni.
Forza D’Agrò: attrazioni
Nel nostro tour a Forza d’Agrò non possono mancare le visite a questi monumenti e luoghi d’interesse storico:
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Chiesa della Santissima Annunziata: la Cattedrale di Forza d'Agrò, costruita nel 1707 sul sito di una chiesa preesistente del ‘400, crollata per il terremoto della Val Di Noto del 1649. Conserva al suo interno l’abside dell’antico Duomo ed un crocifisso dipinto attribuito alla scuola di Giotto. Risente dell’influenza spagnola e barocca;
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Chiesa della Santissima Trinità: detta anche di Sant'Agostino, per la vicinanza all'omonimo convento. Risale al XV secolo e venne restaurata nel 1576. Una suggestiva scalinata attraversa l’arco detto Porta Durazzesca e conduce alla chiesa;
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Il Convento Agostiniano: venne edificato tra il 1559 ed il 1591 e conserva ancora i sedili in pietra dove venivano riposti cadaveri dei monaci per la mummificazione. È possibile visitare le celle dei frati, il refettorio e il chiostro. Per un periodo venne espropriato per ospitare il municipio di Forza d'Agrò. Restaurato nel 2001, mette a disposizione i suoi spazi ad eventi culturali e conferenze;
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Il Castello Argano: antica fortificazione militare risalente all'XI secolo, di origine normanna, è stata voluta da Ruggero d'Altavilla, Gran Conte di Sicilia. Un sito archeologico ricco di storia, che caratterizza la città;
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L’Arco Durazzesco: si raggiunge tramite una suggestiva scala semicircolare in pietra, una strada magica che conduce in una piazza tra le più belle della località con vista sull’abitato e sulla Baia di Taormina. La Porta Durazzesca prende il nome dalla città albanese di Durazzo, sulla quale la Famiglia Angiò esercitava la propria signoria.
Forza d'Agrò: i set cinematografici
Forza d'Agrò ha fornito ospitalità a numerosi film tra cui Il Padrino diretto dal regista americano Francis Ford Coppola nel 1971, considerato da molti come il film più bello di tutti i tempi.
Le sue vie caratteristiche e i suoi scenari furono ritenute idonee per girare alcune scene e il filone commerciale attorno al mito di “The Godfather” ha fatto la fortuna di questa località.
A Forza D’Agrò è stato poi girata la fiction RAI “I racconti del maresciallo”, con Arnoldo Foà e, nel 2011, è stata ripresa la Chiesa della Santissima Annunziata nel celebre film di animazione 3D della Pixar “Cars 2”.
Scifì
A 150 metri sul livello del mare si trova Scifì, una frazione che fungeva da rifugio per gli abitanti in caso di smottamenti o di guerra e che conserva ancora i resti dell'antico monastero. Oggi il piccolo "quartiere" è stato riconosciuto a tutti gli effetti frazione del Comune di Forza D'Agrò.
Forza D’Agrò: le spiagge
Nel tour di Forza D’Agrò non può mancare il mare, ecco qui le spiagge migliori dove andare a fare un bel bagno.
La spiaggia di sassolini di Fondaco Parrino, con un mare cristallino e immersa nella pace più assoluta; la spiaggia di Sant'Alessio, ad appena 5 km; la spiaggia di Santa Teresa di Riva, Mazzeo e i lidi di Taormina.
Potrai scegliere se accedere dalla spiaggia libera oppure usufruire di una delle tantissime spiagge attrezzate disponibili.
Forza D’Agrò: le tradizioni
La frazione di Forza D’Agrò si respira aria di tradizione, ecco cosa non perdere nella tua visita alla cittadina:
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Festa della SS. Trinità a Forza D'Agrò: festività che celebra l'incontro tra due confraternite, quella forzese e quella della vicina Gallodoro. La festa si svolge ad anni alterni la prima domenica di giugno;
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CioccolArt Sicily: mostra dedicata interamente al cioccolato, l’ultima settimana di ottobre;
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Presepe Vivente: nell'antico borgo "Quartarello”, circa 100 personaggi danno vita ad uno spettacolo degno di nota, con diversi assaggi di prodotti tipici locali come pane caldo, arance, mandarini, noci, castagne e vino.
Cosa mangiare a Forza D’Agrò
Ci troviamo nella provincia di Messina, in Sicilia patria di un panorama enogastronomico notevole.
La scelta in ambito gastronomico è davvero ampia, tra la tavola calda con arancini, pidoni, scacciate, spuntini al volo come una fresca granita (è originaria proprio di queste zone) o un gelato, o un vero e proprio pranzo completo in trattoria.
Potrai gustare soprattutto:
- Pesce spada: nella pasta, negli involtini, arrostito ecc;
- Frutti di mare, pesce fresco e “stocco” (stoccafisso);
- Ricotta fresca e salumi del messinese;
- Caponata e parmigiana di melenzane.
Per quanto riguarda i dolci, le influenze arabe si ritrovano, ad esempio, nell'uso di mandorle e canditi.
Da provare la pignolata e la frutta martorana.
Come arrivare a Forza d'Agrò
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Percorrendo la strada statale 114 Orientale Sicula che costeggia la riviera ionica da Messina a Catania;
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Tramite l'autostrada A18 (Messina - Catania) uscendo a Roccalumera o Taormina;
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Dall’aeroporto di Catania Vincenzo Bellini, percorrendo l’autostrada;
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In treno, arrivando alle stazioni di Taormina o Sant’Alessio.
Contatta Capo dei Greci e pianifica il tuo tour di Forza d'Agrò!
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